Henry Moore
Eugenio Riotto è un artista italiano noto per la sua abilità nello scolpire emozioni, specialmente l’amore, attraverso le sue sculture. Nato a Petralia Soprana, in Sicilia, il 12 giugno 1951, Riotto ha scoperto la sua vocazione artistica durante la sua infanzia, dopo essersi trasferito con la sua famiglia prima a Roma e poi a Hyéres, sulla Costa Azzurra. Successivamente, nel 1966, si stabilisce a Viareggio, dove inizia la sua formazione artistica sotto la guida di Carlo Oreste Strocco, imparando la storia dell’arte, il disegno dal vero a carboncino, il disegno a pastello e la pittura ad olio.
La sua carriera artistica ha attraversato diversi percorsi, inclusa una fase iniziale in cui Riotto ha lavorato in occupazioni lontane dall’arte per sostenere la sua famiglia. Tuttavia, la sua passione per l’arte è sempre rimasta una costante nella sua vita, portandolo infine a dedicarsi completamente alla scultura. La sua transizione dalla pittura alla scultura è avvenuta grazie all’incoraggiamento di un amico, Eros Canova, che gli ha proposto di lavorare con la cartapesta per il Carnevale di Viareggio. Questa esperienza ha rivelato il suo talento innato per la scultura e ha portato Riotto a vincere un premio per il suo lavoro nel Carnevale. In seguito, si è trasferito a Pietrasanta per dedicarsi interamente alla scultura, abbandonando il ruolo di assistente di altri artisti per creare le sue opere originali.
Riotto è particolarmente noto per la sua serie di sculture “Amanti Alati“(figura 1), opere in bronzo che esprimono profonde emozioni e sentimenti. Ha ricevuto ampi riconoscimenti per queste sculture, alcune delle quali sono state acquistate da collezionisti privati. La sua arte ha raggiunto un pubblico internazionale, con mostre in diversi paesi, tra cui Portogallo, New York, Cracovia, Mosca, Spagna, Germania, Lussemburgo e Argentina.
L’influenza del suo background culturale è evidente nelle sue opere. Pur avendo vissuto solo i primi anni in Sicilia, Riotto riconosce l’impatto delle sue origini siciliane sul suo approccio sentimentale all’arte. Tra i suoi temi prediletti, oltre all’amore, vi è l’umanità, con una forte enfasi sulla fratellanza e sull’importanza dell’essere umano. Una delle sue sculture più significative è “Behemoth” (figura 2), creata per una mostra a Firenze e ispirata all’opera di Bulgakov.
Riotto ha espresso un legame particolare con questa scultura, tanto da rammaricarsi per averla venduta.
Nel complesso, le opere di Riotto sono apprezzate per la loro capacità di evocare emozioni profonde e per il modo in cui riflettono aspetti del paesaggio naturale e umano, ispirandosi a figure come lo scultore e pittore inglese Henry Moore.
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